domenica, febbraio 13, 2011

La ricetta grafica


Lo so, è brutto copiare, ma dopo aver visto il nuovo libro di ricette pubblicato sul sito per Ikea Svezia, non sono riuscita a resistere alla tentazione di fare un piccolo esperimento. Date uno sguardo qui e valutate un'pò,  le foto sono proprio divertenti  e fanno venir voglia di provare!

E' un'po' di tempo,effettivamente, che via internet, sempre più spesso, mi trovo davanti a pagine di eating design, se così lo si puo' definire, dove molti giovani designer, appassionati della buona tavola, non s'impegnano a progettare mobili, utensili, robot esteticamente piacevoli e funzionalmente innovativi, ma vanno a rivisitare  il piatto, la ricetta, applicando al cibo e alla più ampia esperienza dell'evento, dell'incontro tra persone, quelle stesse regole utilizzate per progettare l'oggetto: razionalità, geometria, ricerca di materiali, textures. Trasformano il cibo, in qualcosa di esteticamente accattivante e il momento sociale in una performance artistica ed intellettuale.

Per avere un'idea di che cos'è la cucina rivisitata dal design cominciate dal sito di quella che viene considerata la "grandame" dell'eating design Marije Vogelzang e poi continuate con quello del Proef /Groups , concept sempre della mitica Marije e ristornate d'avanguardia, dove, certamente, (se vi capita di trovarvi ad Amsterdam,) potrete vivere un'esperienza gastronomica un'pò sopra le righe!    

E adesso, veniamo al sodo. La ricettina grafica non è altro, che la messa in bella mostra di tutti gli ingredienti, che vi serviranno per realizzare:


Le ciambelline di patate all'arancia e mandarino

                                                        
 Ingredienti:
200g di patate (3patate)
70g di burro
300g di farina 00
150g di zucchero per l'impasto+100g per decorare.
1bustina di lievito di birra liofilizzato
30ml di latte
la scorza grattuggiata di 1 limone
2tuorli
olio di semi per friggere
Per lo sciroppo:
150g di zucchero
1/2 bicchiere d'acqua
la scorza tritata di un'arancia

sabato, febbraio 12, 2011

Cocotte Surprise



Come possiamo lasciare i nostri ospiti di stucco quando si siedono a tavola??

Un modo c'è ed è anche molto semplice, basta presentargli sotto il naso un recipiente colorato, (meglio se di ghisa e si tratta di una mini-cocotte, ma puo' anche andare benissimo il coccio senese o qualsiasi recipiente che possa stare in forno per una ventina di minuti senza squagliarsi), sormontato da un cappello di pasta che nasconda il contenuto, cosi' tutti i commensali potranno dare via al gioco e iniziare con l'indovina chi....e le domande piu' assurde: ma è carne?Ma si mangia?mah, io sento profumo di liquerizia?!
E via cosi' per un'po' fino a che...fuochino...uno, li mette tutti sulla strada giusta: ma non saranno mica carciofi?Fuochino! E non ci saranno anche le patate?? Fuoco!! Ma dai hai fatto lo spezzatino con i carciofi e le patate! Bravooo! Anche se la faccenda non è proprio così semplice, infatti si tratta di un signor spezzatino di vitello, con carciofi,  castrature di malamocco, patate, olivette taggiasche e pinoli!



SPEZZATINO DI VITELLO CON CASTRATURE, PATATE, PINOLI E OLIVE TAGGIASCHE
 Ingredienti per 6 persone:
800 g  di vitello
10 castrature di Malamocco, se usate carciofi normali bastano 5
3 patate
6 dischi di pasta sfoglia del diametro di 13 cm
3 tuorli
120 g di olive taggiasche
400 g di polpa di pomodoro fine (un barattolo)
1 maz­zetto di prezzemolo
1 rametto di rosmarino
mzza cipolla
2 foglie di alloro
2 spicchi di aglio
1 limone
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 di di olio extravergine di oliva
1 manciata di pinoli
sale e pepe

PREAPARAZIONE:
Pulite i carciofi eliminando le foglie esterne più dure e tagliate via le punte, poi tagliateli a piccoli spicchi e met­teteli man mano a bagno in un recipiente con acqua acidulata con il succo di limone.
Pelare le patate e tagliarle a pezzetti grossolani. Tritate finemente l'aglio,gli aghi di rosmarino, la cipolla e l'alloro.
Tagliate la carne a pezzetti e fatela rosolare in una pentola (che non deve essere la cocotte, mi raccomando!!) con l'olio, spruzzate con il vino e fatelo evaporare, poi unite il trito di odori, aggiungete il pomodoro, salate, pepate e proseguite la cottura, a fuoco lento e a recipiente coperto, per circa 40 minuti.
Aggiungete ora i carciofi e le patate proseguite la cottura, mescolando spesso, ancora per circa 15 minuti. Nel frattempo , snocciolate e tritate le olive assieme al prezzemolo. Tostate i pinoli in una padella ben calda per qualche minuto. Unite il trito e i pinoli tostati allo spezzatino. Togliete dal fuoco lo spezzatino e distribuitelo nelle mini-cocotte. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente, nel frattempo inumidite con un  pennello bagnato in acqua fredda i bordi dei dischi di pasta sfoglia fino a 2cm di larghezza. Rivoltate i cerchi sulle cocotte e schiacciate i bordi in modo che la pasta aderisca bene. Mescolate i tuorli con alcune goccie d'acqua e un pizzico di sale poi dorate leggermente la pasta sfoglia. Mettete le cocotte in frigo per 20 minuti almeno. Accendete il forno e lasciate scaldare bene a 200 gradi. Infornate le cocotte per 15-20 minuti circa e servite subito.

Questa ricetta partecipa al concorso di cavoletto di bruxelles: I love my cocotte and a giveaway, lo potete vedere qui.

domenica, febbraio 06, 2011

La Malvisiana, Venezia- Le Osterie, parte prima. Венецианские таверны_Часть первая.



La Malvisiana di Venezia a differenza delle altre, proprio perchè ci vivo, la scriverò a puntate, implementando ad ogni capitolo le informazioni e tenendovi al corrente di ogni novità: locali che aprono e chiudono, feste, manifestazioni etc...Cominciamo da un argomento che mi sta molto a cuore e che ogni tanto ritornerà: Le Osterie.
Molti amici che vengono in laguna per un week-end o in giornata mi chiedono dove possono andare a mangiare, quindi, per comodità, già da qualche tempo, avevo preparato una lista di posti che amo, da inoltrare al volo, a chi lo chiedesse.
Oggi mi è ricapitata tra le mani e dopo qualche modifica/approfondimento ho decisa di pubblicarla, spero possa essere utile anche a voi, e naturalmente, se volete collaborare con qualche suggerimento siete invitatissimi!
Ho elencato solo posti collaudati e stracollaudati, che adoro, dove si mangia bene e non si spende troppo e dove mi piace l'atmosfera.
A volte sono solamente alcuni dettagli ad attrarmi, la location è sempre importantissima, quel tocco di design,  di cura o di originalità mi fa preferire un locale rispetto ad un'altro e magari sono solo le tovagliette in carta paglia o i bicchieri o le caraffe con la cento lire sopra, ma che ci volete fa, a me cambia anche la percezione di quello che mangio se ho davanti un bel piatto o bicchiere! 
Chiaramente ci saranno altre puntate sullo stesso argomento, non crediate che sia finita qua... per ora accontentatevi, diciamo, di un assaggino.
Tutti i posti che ho scelto, non a caso, sono osterie, a Venezia è sicuramente il posto dove si mangia meglio e si spende meno, quando troverò un lavoro grazie a questo blog, magari vi scriverò anche dei ristoranti chic, che pure quelli non mancano: cari signori Cipriani, Fiore, mi sentite??? se volete fate un fischio!