sabato, dicembre 18, 2010

Neve e biscotti natalizi


Quando il giorno di riposo ti svegli tardi e con un occhio chiuso e uno aperto ti avvicini alla finestra e  vedi la neve che cade fuori sei subito felice, allora ti prepari un cappuccino con il bricchetto nuovo che fa la schiumetta solida e ci spari sopra un'po' di cacao, ti stiracchi, guardi la corte sotto casa tutta bianca, il canale sotto casa bianco e poi pensi: ma perchè non preparo una vagonata di biscottini natalizi da regalare ad amici e parenti? E voilà il gioco è fatto. Accendi il computer, scegli la musichetta giusta e poi inizi ad impastare un 2 o 3 kili di biscottini nordici e guardi nevicare!
Ieri ho fatto esattamente così e per una volta mi sono goduta il cattivo tempo e il freddo dalla finestra di casa, tranne in serata quando ho fatto un piccolo strappo per andare a fare qualche fotina di Venezia sotto la neve e per un consolatorio sprizzetto d'ordinanza, ebbé dopo tanto impastare mi meritavo un premio, oh no?


Quindi vi lascio una ricettina di biscotti natalizi che assomigliano parecchio a quelli dell'ikea e qualche foto di Venezia in bianco.

Ricetta per 100 biscotti circa, ingredienti:
520g di farina bianca 00
100g di farina integrale
2 uova
500g di burro
1 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
2 cucchiaini di sciroppo d'acero
2 cucchiaini di cannella in polvere
1 cucchiaino di cardamomo in polvere
1 cucchiaino di noce moscata in polvere
1 cucchiaino di bicarbonato
Mettete nel mixer zucchero, uova, spezie e bicarbonato frullate, aggiungete il burro a tocchetti a temperatura ambiente, meglio se morbido morbido, continuate a mixare, poi poco alla volta aggiungete la farina quando avrete ottenuto una palla bella liscia avvolgetela nella pellicola e lasciatela in frigo un'oretta.
Poi stendete la pasta direttamente su un foglio di carta da forno aiutandovi con un'po' fi farina, lasciatela abbastanza spessa e ricavate col tagliabiscotti a cuore,(io avevo quello), tanti bei biscottini,mettete in forno per 15 min ...continuate così tutto il pomeriggio fino ad esaurimento, vostro e degli ingredienti!

 
In effetti le dosi possono essere dimezzate se non volete passare tutto il pomeriggio in cucina, magari se non c'è neve sfornate 50 biscotti e bevetevi uno spriz in più!





 







 






domenica, dicembre 12, 2010

Posticipo d'autunno...fichi,crudo e gorgonzola


Questa ricetta si racconta da sola, forse all'inizio di dicembre non è piu' così attuale, i fichi sono già una merce rara, ma vale assolutamente la pena provarla.
Per esser sincera l'avevo preparata ancora ad ottobre e  la foto ce l'avevo nel cassetto da qualche mese, mi è ritornata tra le mani solo oggi mentre facevo un'pò d'ordine e mi è venuta fame vedendola, quindi l'ho postata in extremis...non me ne vogliate, anzi sarebbe  divertente attualizzarla e sostituire il fico settembrino con qcosa di piu' facile da reperire in dicembre tipo il melone, sissignore, sono seria, sto parlando del melone invernale, quella razza bianca, che si chiama anche melone d'inverno e che in turchia, grecia, sicilia o marocco, proprio d'inverno viene servito con gli antipasti e accompagnato da bicchierini di raki, ouzo e rakia.
Due anni fa ho trascorso il capodanno ad Istanbul e lì il melone arrivava d'ordinanza insieme agli antipasti (Meze), se siete curiosi potete documentarvi, qui:http://it.wikipedia.org/wiki/Cucumis_melo

 





Naturalmente io ho scelto, visto le mie origini, il prosciutto di Parma, voi potete abbinare quello che volete, ma la morte sua sarebbe il culatello, se ve lo potete permettere...



martedì, dicembre 07, 2010

La Malvisiana-Mini-guida di Berlino





Non è facile scrivere il primo post, del primo blog della propria vita, almeno per me, che non sono  una di quelle che riempie pagine e pagine di diario segreto, una grafomane incallita, diciamo, non lo è per niente… quindi, per rompere il ghiaccio, volevo partire con l’argomento a piacere: viaggiare!
Eccovi così una preziosissima mini-guida di Berlino, dove sono stata di recente, e che ci terrei, diventasse la capostipite di una collana di numerose mini-guide, che s’intitolasse:
Le Malvisiane,
un po’ di appunti strampalati per chiunque di voi abbia voglia passare un weekend tra Bratwurst e Gluhwein (oddio, ecco, neanche l’Umlaut  so fare, cominciamo bene!).

Presupposto che il volo ve lo troviate da soli, (io cmq darei un’occhiatina a: http://www.whichbudget.com/), passerei subito ad un’altra necessità  fondamentale: l’alloggio.
A Berlino c’è una vastissima  scelta di sistemazioni possibili, quindi democraticamente segnalerò solamente quelle, che per i più svariati e frivoli motivi, mi hanno solleticato!

Arte Luise Kunsthotel
Hotel, che si autodefinisce:“a gallery where you can spend the night".
Ed io vorrei veramente dormirci in una delle tante stanze decorate in modo sempre diverso da un’artista di grido, vedi quella con la banana alla Velvet Underground!
Michelberger Hotel
www.michelbergerhotel.com
119 stanze letto, alcune con comodi soppalchi, ci sono pure camere a 6 per band di musicisti, ma imperdibile è la suite ispirata alla Soap americana Dinasty, tutta d’oro.
Hotel 4 Youth
A Prenzlauer Berg, ha due sedi, io, personalmente, ho sperimentato quella del Mauerpark e la domenica proprio nel parco davanti all’albergo, dove un tempo passava il muro, si tiene un  mercatino delle pulci moooolto interessante.
Circus Hotel and Hostel
Ci troviamo sempre a Prenzlauer Berg, l’hotel, colorato e con piccole pretese design, sembra un vero affare, peccato sia sempre pieno, prenotate con largo anticipo. L’ostello non saprei…
Park-Inn Alexanderplatz
A 37 piani, se scegliete la panorama  room c’è pure la vasca da bagno con vista!
The Mandala Suites
E per chi volesse esagerare il Boutique Hotel con SPA incorporata.
Club-House Hostel
Al Clubbino, come è stato ribattezzato più tardi, ho soggiornato per il Capodanno 2003, è un bell’ostello con camere colorate, molto ikea, pulite e con una bella sala comune con divanetti e biliardo, dove la mattina viene servita una ricca colazione a buffet e, non da meno, si rischia d’incontrare la sosia di Patty Smith!
Ah, dimenticavo, è sulla Friedrichstrasse a due passi dal Tacheles e dallo Zapata.
E per finire, un posticino, che vi suggerisco, se volete passare due o tre giorni come dentro al film La vita degli altri, the Ostel (da leggersi OST-hotel).
Notevole la carta da parati e il ristorante con il menù realsocialista.

Bene, archiviato il tema alloggio, posso parlare più dettagliatamente dei miei 3gg berlinesi.
Visto che c’ero già stata altre volte, sto giro, ho scelto di esplorare un’pò più da vicino il quartiere di Prenzlauer Berg, quartiere centralissimo e mecca di negozietti vintage, di parrucchieri punk, parrucchieri fastandcheap (solo 8 euro per un taglio), giovani designer, ristorantini e localini ognuno con un proprio diverso carattere e, soprattutto, uno di quei quartierini dove la sera si “esce”.

A piedi si può girare abbastanza facilmente, viste le distanze berlinesi, io vi consiglierei di partire dalla fermata della metro di Eberswalder str. (U2) e di imbucarvi sulla Lychener Straße dove in fila  si trovano diversi localini come:  Mojito e Weinstein (da provare per la cucina ceca e per i suoi Topinki, ipercalorici).



A fianco si trova pure il Zu mir oder zu dir (Da te o da me?),Bar un'po' fighetto, ma accogliente, minimal.
Al Wohnzimmer http://www.wohnzimmer-bar.de/, in Lettestrasse 6.

Io ci sono stata per l’aperitivo a base di vin brulé e mi è sembrato di fare un salto nel passato, un’pò salotto della nonna, odore di muffino e pavimento a listoni sconnessi e scricchiolanti compresi, troneggiano in vetrina sofà a fiori e paralumi dalle tinte calde.
Poi, per cena, imperdibile è il ristorante russo Pasternak, anche qui il viaggio nel passato continua e sembra di entrare in casa del Dottor Zivago, Lara e il pianista compresi, http://www.restaurant-pasternak.de/

Il menù, russo ed ebraico, è veramente goloso, s’inizia con antipastini freddi e vodkina liscia servita in bicchierini ghiacciati per scaldare l’atmosfera e poi blinis (pancakes) decorati con salmone o caviale e panna acida,  o latkes (frittelle ebraiche di patate), come primi, da assaggiare, i Pel’meni siberiani (Пельмени), simil tortelli ripeni di carne di manzo o maiale, ma ci sono pure alle patate o ai funghi) e come secondi la tagliata di filetto alla Stroganov o il carrè di agnello in salsa di Madeira, i dolci non li ho mangiati, ma lo strudel alle ciliegie, noci, uvetta e gelato alla cannella, di sicuro non mi avrebbe deluso!
Per una cena completa si spendono sui 25-30 euro a testa, ma vi assicuro che è il miglior ristorante russo che abbia provato finora.
Il dopocena, sempre in zona, si può andare alla Kulturbrauerei (ex fabbrica di birra riconvertita a spazio culturale e del divertimento)   http://kulturbrauereiberlin.de/45.html
Qui la sera, dalle 23 circa, inizia a formarsi la fila per entrare nella diverse discoteche all’interno del complesso come il Soda o il Franzz.

Sinceramente, rispetto a qualche anno addietro, mi è sembrato tutto troppo istituzionalizzato, restaurato, tirato a lucido, però…
Il cuore "vecchio" del quartiere con l'adiacente Dunckerstrasse , è la Holmholtzplatz dove in passato c’erano case occupate e punk, oggi ci sono locali alternativi di musica indipendente come il DunckerClub, http://www.dunckerclub.de/ , qui il giovedì sera ci sono band e dj dal vivo e si entra gratuitamente.
Comunque, per farvi un’idea dei locali e dei concerti o serate in programma a Berlino, potete consultare il sito: http://www.blitzgigs.de/
Per concludere la nottata tappa al Kaffeburger, www.kaffeeburger.de, dove, l'ingresso è una porta di casa e per due euro troverete musica mod  e rock, (gli anni 70 spopolano, dalla tappezzeria, agli abiti degli avventori), bere costa pochissimo e per gli appassionati del genere sovietico come me, piccola curiosità, il Kaffeburger è quello in cui si ritrovavano gli immigrati russi di Wladimir Kaminer, quelli di Russendisko, romanzo sull’intelligencja russa post-muro a Berlino, http://www.ibs.it/code/9788882464509/kaminer-wladimir/russendisko.html.

Se volete avere un souvenir della serata a Prenzlauer Berg non potete non farvi una foto per 2 euro in una delle quattro cabine fotografiche anni 50’ rimaste in città, (Fotoautomat), il seppiato è sempre di gran moda, ma attenzione alla raffica dei quattro scatti supersonici, le troverete tutte a Prenzlauer Berg: due in Kastanienalle, una a Rosenthaler Platz, una a Rosa Luxemburg Platz.

Per lo shopping  la Alteschonhauserallee è perfetta, qui i negozietti vintage di arredo, vestiti, occhiali, pullulano,  tutta la zona tra Prenzlauer Berg e Alexanderplatz, lo Scheunenviertel sarebbe da saccheggiare. E Se vi viene fame durante la battuta di shopping fate tappa da Mistervong, sempre in Alteschonhauser.., la zuppa vietnamita ai Wan dong è  ottima   www.monsieurvuong.de/

 
Bisogna dire che i ristoranti orientali sono veramente ad ogni angolo, tra le mie ricerche ne avevo selezionato anche un altro, che mi stava molto simpatico, ma non ho avuto il tempo di provarlo, se ci riuscite voi vi lascio l’indirizzo:
Il Coccolo Ramen Bar, Gipsstr.3  http://www.oliverprestele.de/showroom/

L’isola dei musei, l’ho solo intravista per andare al Pergamon Museum, che mi ha veramente colpito, infatti ospita la ricostruzione fatta con parti di reperti originali provenienti dagli scavi di Pergamo e pezzi-copia delle parti mancanti, l’altare di Pergamo e la Porta di Babilonia, le ricostruzioni sono in scala quasi reale, veramente imponenti.
Il Pergamon è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18, tranne il giovedi, che rimane aperto fino alle 22 e sempre il giovedì, di pomeriggio dalle 18 alle 22 l’entrata è gratutita Dopo due ore di cultura antica mi ci voleva un violento ritorno alla contemporaneità con una dose di Gluhwein bollente, quindi dal museo, a piedi, passando per Hackescher Markt e Muji (ih ih) ci siamo diretti verso l’Oranienburger Str.e il Tacheles (storico centro sociale nel centro di Berlino), dove nel suo cortile ho bevuto il miglior vino della vacanza, più per la location, che per la qualità, infatti,  ci si può riposare attorno al fuoco di tanti bracieri ardenti stile caminetto e poi, rinfrancati dall’alcool e dal fuoco, vedere la mostra di artisti-artigiani-saldatori indipendenti e magari salire all’ultimo piano del centro, dove, dopo diverse rampe di scale e  di muri ipersaturi di graffiti, si trova un minuscolo cinema multisala, un venditore di bracciali fatti con forchette e cucchiai (del servizio buono d’argento, ça va sans dire..) e una bella vista sull’Est.



 Per rimanere in tema, l’East-side-gallery e il muro sono un’altra tappa obbligata, scendendo alla fermata di Warschauer str, si può cominciare la visita del museo a cielo aperto del muro, quella parte graffittata da diversi artisti, dove ritroverete la Trabi che sfonda il muro o il bacio tra Breznev e Honecker, inoltre dalla stazione della metro di Warschauer si può attraversare il bellissimo ponte Oberbaumbrucke,  crocevia di diversi quartieri della città e  così approdare a Kreuzberg, e se non sbaglio, il ponte è un mini-divo, infatti appare diverse volte  nelle riprese del film Lola corre con Franka Potente, se vi capita, ecco il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=ta1Sn6MtC9w&NR=1
La sera, se siete sempre in zona Warschauer, potete andare al  Yaam proprio di fronte all'uscita della stazione OstBahnof,  all’inizio della East Side Gallery.  Locale assolutamente da non perdere per gli amanti della musica reggae. Si balla, si beve, si può mangiare qualcosa a prezzi modici in stile centro sociale.
Oppure un’po’ piu’ avanti lungo la Sprea c’è  Maria am Ostbahnof, Electro e musica dal vivo e soprattutto poco turistico, http://www.clubmaria.de/index2.html


A Kreuzberg proprio dall’altra parte del fiume ho passato un paio d’ore di un lunedì, di una fredda e uggiosa  serata di novembre, quindi non ho avuto modo di valutare granché, visto che non c’era in giro anima viva! Sarà per il prossimo viaggio a Berlino, magari in estate.